martedì 31 luglio 2012

Cause I'm leaving on a jet plane...

Il mobiletto bianco su cui Marta teneva i suoi accessori giace abbandonato tra l'erba del giardinetto dietro casa sua. Le scarpe vecchie di Ryan spuntano dal cestino del bagno dove le ha gettate prima di partire. La scatola di fagioli che Billy ci ha portato perché gli avanzava è nel mobile della cucina. Mi guardo in giro e trovo oggetti appartenuti a persone che fino a poco tempo fa erano qui con me, abitavano nella stessa città, vicino o lontano, ma comunque qua, facilmente raggiungibili.

Ora se ne sono andate. Una alla volta. E ogni volta ho pianto, o quasi...

Ho ancora bisogno di un po' di tempo per realizzarlo e scontrarmi casualmente con oggetti che me li ricordano non aiuta per niente. Abbiamo convissuto solo per pochi mesi, ma questo poco tempo è bastato per creare un forte legame tra di noi.

Vedo le scarpe di Ryan e mi vengono in mente le passeggiate con lui sorseggiando bubble tea, le cene a base di kebab, il tutto farcito dagli ultimi gossip su cui lui era sempre aggiornato. E naturalmente il suo penultimo giorno, in cui ho dovuto aiutarlo a fare le valigie perché era talmente confuso e in preda al panico da partenza che si rigirava nella sua stanza tra valigie, libri, souvenir e vestiti senza combinare niente.

Vedo la scatola di fagioli di Billy e mi viene in mente lui che dorme sul nostro divano, il suo sarcasmo graffiante, la sua voce cristallina mentre canta e ovviamente lui con birra e sigarette in mano (anche se non so quanto gli faccia piacere essere ricordato per questo).

Vedo il mobiletto di Marta e penso alla sua solarità, all'affettuosità contagiosa, alla sua incredibile capacità di esprimere senza timori ciò che le passa per la testa, ai suoi crucci emotivi, ai momenti in cui l'ho aiutata in veste di traduttrice per le questioni legate al suo appartamento e a quando l'ho accompagnata in ospedale per farsi sistemare il naso rotto, a lei che gira per le feste raccogliendo bottiglie per incassare il Pfand, alle fotografie ovunque e per qualsiasi motivo.

In sottofondo a tutto ciò risuonano le voci di tante persone che in questo periodo mi han detto "tutto finisce prima o poi". Certo è vero, ma per me è ancora difficile accettarlo. In ogni caso affondo l'amarezza del distacco nella gioia generata dai ricordi dei  momenti trascorsi con queste persone. Sono stati attimi importanti e sono certa che sono soltanto l'inizio di un'ottima amicizia. Non ho certo intenzione di lasciare che la distanza logori il rapporto tra di noi. E' finita questa fase della nostra vita, ma non si tratta di una fine definitiva. Non lo è affatto.